sabato 8 agosto 2015

STAGE SLALOM

Quattro giorni allo Stelvio tutti dedicati allo slalom.
Ho ancora molti ragazzi che si impegnano, in totale sono 15.
Finiamo la seconda tranche di programma, che era composta da tre giorni - due di riposo - cinque giorni - due di riposo - quattro giorni, dopo che eravamo stati fermi per 15.
Questa volta il tempo ci ha dato una mano e, oltre al sole che è rimasto fisso per il totale del programma, anche le condizioni del ghiacciaio erano migliori.
Primo giorno fantastico, forse il migliore dell'estate, gli altri due discreti con neve dura fino alle 9,30 (due ore piene), mentre ieri purtroppo sempre molle per colpa di una nuvola notturna, che ha rovinato il tutto.



Ho preferito lavorare in slalom perché quest'anno vorrei migliorare in questa disciplina, dove ultimamente abbiamo avuto più problemi, legati più che altro al fatto che è importante fare molti passaggi, ripetere il gesto e creare più automatismi, mentre per il gigante conta molto di più la tecnica.
Purtroppo noi essendo cittadini riusciamo a fare meno giornate in inverno, quindi è opportuno portarsi avanti.






































Siamo partiti il primo giorno in un pendio medio/facile con pezzi di pali nani e porte da gigante.
Sempre destra-sinistra per automatizzare il gesto e sistemare linee, busto, taglio di ingresso, tempismo. Molto ordine, eliminare movimenti inutili, ricercare la naturalezza.
Ovviamente la prima parte dedicata al campo libero....molto....con esercizi a spazzaneve, esterno, busto, alternati a sciate normali, per trasferire le sensazioni provate a bassa velocità.
La neve dura ci ha aiutato fino alle 10,45 nel sentire bene la risposta degli sci sotto i piedi.
Pomeriggio di divertimento dedicato ai Kart, con finitura di andature ed allungamento.



Secondo giorno sempre sullo stesso pendio, alterniamo pali nani a pali lunghi.
Entriamo abbastanza presto nel tracciato, per sfruttare la neve dura che tiene fino alle 9,30.
Devo richiamare i ragazzi nel creare le stesse entrate curva, che avevano nei "nani"......ai primi approcci c'è tendenza a stringere e non finire la curva sul palo.
Urlo molto....gli facciamo vedere dove passare....alcuni, specialmente i piccoli, hanno bisogno ancora di automatismo nell'abbattimento del palo.
Quando la neve diventa molle, sostituiamo i pali lunghi con quelli nani, ed iniziamo il lavoro di adattamento alla buca, molto importante cercare di gestire bene i piedi, adattersi al terreno e diventa quasi un gioco alla ricerca di continuità e fluidità di azione.....bello!
Pomeriggio al campo di calcio di fronte al Folgore, per un po' di atletica e partita. Alla fine ci scampa anche un mezzo bagno nel laghetto.....







































Terzo giorno sul ripido del Payer.
Prima parte molto angolata di pali nani e seconda con palo lungo, dove sfruttiamo la velocità del ripido.
Fin quando la neve tiene si vedono delle belle cose.
Chiedo di esagerare la profondità in ingresso curva, per finirla completamente sul palo.
Fianco a noi c'è un certo giapponese Yuasa che è uno spettacolo vederlo.
Allo Stelvio è pieno di squadre straniere ed atleti di Coppa del Mondo.....che faticano come noi...
A svedese femminile, Reichelt, Bernadette Shield, Svindal e Jansrud, A femminile austriaca, con una "discreta....in tutti i sensi" Fenninger, Tedesche, A discesisti austriaci, Polacchi, Sloveni e.....Comitato trentino al gran completo.
Anche oggi quando la neve diventa molle, sostituisco i pali lunghi con i "nani".
Molta solidità e taglio in ingresso curva, molto busto fermo......questo è il "credo".
Cerco di dare un obiettivo per volta ai ragazzi, per non creargli confusione ed abituarli a concentrarsi e "guardarsi" mentre scendono.
Direi che la risposta è ottima, anche se le difficoltà sono molte.
Pomeriggio da "scuola di sopravvivenza" a Santa Caterina, dove noleggiamo la mountain-bike per un giro tutti insieme.
Dopo una prima parte di saliscendi, riusciamo a sbagliare strada finendo in un sentiero ripidissimo in discesa con blocco finale, in un fiume impossibile da attraversare.
Ritorno a braccia con fatica immensa......ed i ragazzi che non sapevano se ridere o piangere....
Per finire anche un cambio rotto e rientro a piedi.



Ultimo giorno con neve molle, ritorniamo sul pendio medio-facile e tracciamo solo pali nani.
Obiettivo di giornata è l'ordine, la continuità, l'adattamento nella buca......l'automatismo del gesto.
Un po' monotono ma molto utile, dove provo a sfidare i ragazzi alla ricerca del "non sbagliare mai", in una vasca che man mano diventa una trincea della guerra del 15-18.
Riusciamo a tenere per tre ore e portiamo a casa un ottimo lavoro anche atletico.
Il rientro è adrenalinico con l'idea di.....mare......almeno per me!
Ora venti giorni di stop per riprendere a fine agosto.

Buone vacanze a tutti!
Winch


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