sabato 4 luglio 2015

POX

Quando fai l'allenatore dei Children ti capita di dover affrontare anche queste situazioni.
Quando succede ti senti svuotato....deluso come una sconfitta nella gara più importante.
Ti fai delle domande ed io mi ritengo il primo responsabile.
Dove ho sbagliato?.....l'ho gestito male?....non sono riuscito a dargli le giuste motivazioni?....
E' un talento sopraffino Pox. Come si suol dire....." ha i piedi buoni".
Nato nel 2000, cresciuto nel vivaio dello Sci Club Lecco, ha fatto tutta la trafila.
Un ragazzo cerebrale, intelligente, pieno di domande, di curiosità....forse troppe.
Giudizioso ed educato, molto sensibile.......d'altri tempi.
In gigante ha una sciata da "Giovani" in un corpo ancora da "Ragazzo".


Pieghe da urlo dettate dalla sua passione per il motocross.
Un taglio preciso che crea velocità in uscita curva......che poi non riesce a gestire per il suo fisico ancora minuto, ma anche poco preparato atleticamente.
Ecco quello è stato un suo limite in questi anni, solo motocross e qualcosa di acrobatica.
Sempre tra i migliori 2000 in Lombardia, diversi podi anche al primo anno di categoria, in tracciati e pendii che si adattavano alle sue caratteristiche. Coraggioso in superG e preciso nelle linee, con una pulizia e leggerezza innata.
Diversi piazzamenti nei 15 nelle finali nazionali....un giusto percorso senza essere esasperato.
Numero di allenamenti equilibrato, qualche limite in slalom, dove ha sempre pagato una certa lentezza nei cambi, ma più che altro una postura dettata dal motocross, dove hai il tronco che segue gli arti inferiori, mentre nello sci devi fare assolutamente il contrario.
La scorsa stagione ha iniziato il percorso delle scuole superiori.
Esperienza e vita nuova.
L'ho visto tutto inverno sui libri in albergo a Santa Caterina....con continuità, al contrario di molti altri.
La stagione non è stata eccezionale. Al primo anno Allievi ha fatto fatica. Una buona indicativa regionale di GS, la partecipazione alla finale del Topolino e del Pinocchio, alcune gare regionali al di sotto delle sue potenzialità.
Però è cresciuto tecnicamente. Un limite era dettato dal fisico. Dopo poche prove di allenamento era cotto. Il corpo non rispondeva. Qualche delusione intravedevo nel suo viso.


Parlando con David ci eravamo ripromessi di parlare con i genitori e risolvere definitivamente il problema della preparazione atletica......fondamentale per riuscire a fargli esprimere il suo enorme potenziale.
Finite le gare la situazione scolastica era "pesante".
Scuola statale.....liceo scientifico che, come al solito in Italia, si è poco propensi a valorizzare chi fa sport ad alto livello.
Si è messo sotto per cercare di recuperare, come fanno tutti gli sciatori.
E' stata dura ma è riuscito a prendere "solo" due debiti.
Finita la scuola subito lezioni per azzerarli, per tutto il mese di giugno......ritengo disumano.
La vita dello sciatore è piena di sacrifici.
Poca vita mondana, molta costanza, impegno e tenacia.
Organizzarsi al meglio per studiare, sciare e prepararsi atleticamente.
Oggi sarebbe dovuto partire con noi per iniziare la stagione.
Mi arriva una mail dove i genitori mi segnalano la sua volontà di smettere.
Troppo impegnativo riuscire a far coesistere scuola e sci, specialmente se li vuoi fare bene.
....."sciare con la preoccupazione della scuola è stressante, così come lo è studiare con la preoccupazione dello sci"....
Negli anni si è potuto dimostrare il contrario.


Non mollare Andrea......pensaci bene. Hai doti sopraffine e, dopo il primo anno di scuola, dove ti sei dovuto adattare a nuovi ritmi, riuscirai ad organizzarti per poterci provare.
.......Almeno un altro anno di Allievo, con una buona preparazione atletica, potrai così capire se puoi avere un futuro nello sci, che comunque è scuola di vita e grande passione.
Finito lo stress della scuola prenditi qualche giorno per disintossicarti e rilassarti.
Poi pensaci bene perché son sicuro che lo rimpiangerai.
Lo sci è sempre stata la tua vita, non puoi mollare.
Noi ti aspettiamo.....nella speranza di vincere anche questo "titolo italiano".
Winch, David, Yari.









1 commento:

  1. Bellissima, un appello per certi versi commovente, non posso fare altro che associarmi, se mi è permesso, ed convenire che in Italia la scuola è paradossalmente su un altro pianeta, in senso negativo ovviamente, rispetto allo sport. Specchio di un paese dove tutto è sconclusionato e le famose eccellenze sono dovute solo all'impegno dei singoli (riferito a voi allenatori) in passato mi ci sono ritrovato anch'io. Non mollate nemmeno voi però.
    ciao
    Ema

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