domenica 9 settembre 2012

ALBA SCURA

La sveglia ieri era alle 5,20.
Il turno festivo è dalle 6 alle 9 del mattino per poi aprire ai turisti e permetterci di partire presto per il lungo viaggio di rientro.
Come il miglior film di "Fantozzi", la discesa dalle camere è "maledettamente tragica"....."i passi sono lenti e pesanti", per riorganizzare le idee e rimettere in moto il fisico.
Non è ancora albeggiato ed il cielo è buio.
Tre minuti di pulmino in silenzio......tutti puntuali però, per l'ultimo sforzo.
Intanto si riattiva il tutto e man mano siamo presenti.
Lo sci è così.....migliaia di condizioni diverse, di situazioni diverse......essere pronti ai cambiamenti continui.....alberghi, viaggi, rapporti con le persone, la gestione dei soldi, il rispetto della gente (.....sempre meno),  l'ordine, la preparazione e la gestione dei materiali che si utilizzano, il continuo adattamento al cibo (.....in Francia mostruoso.....).....e poi sulle piste in allenamento: nevi diverse, pendii diversi, tracciati diversi, panorami diversi (dai cieli sereni e temperature calde, ai capannoni/freezer molto tristi ma nello stesso tempo raccolti e comodi: entro come in palestra, mi vesto tipo "armatura medioevale", faccio dieci passi e prendo lo ski-lift, con una porta scorrevole che si apre ed hai un cambio di temperatura da 20 gradi a -2 in un secondo.
Tutto questo con la speranza di emergere ed il sogno di vincere, di progredire e migliorare.
Certo nello sport non tutto è divertimento, non tutto è facile, non per forza si è sempre contenti e soddisfatti.
C'è da farsi il mazzo, mettere giù il testone e "remare".
Lo sport non è Luna Park o sala giochi o Play Station o vacanza al mare dove si è liberi di fare quello che si vuole, con pochissimi limiti e regole.
Chi vuole emergere, come nella vita, deve mettere tutto l'impegno, la costanza, la voglia e ......tenere duro nelle situazioni di difficoltà, quando non si riesce a capire e trovare la soluzione ai problemi tecnici e mentali.
Troppo facile mollare e dire non mi diverto o faccio altro, perchè mi accorgo di non essere il migliore o di fare fatica o di non riuscire a gestire studio e sport.
Ecco anche questo argomento: la scuola è fondamentale ed importante....obbligatoria per la vita.
Ma lo sport fatto a livello agonistico lo è altrettanto e deve essere affrontato con lo stesso spirito, impegno e costanza.
Chi l'ha vissuto per una vita lo può capire....lo "sente", l'apprezza e lo "se lo gode".

Ottimo allenamento di gigante.
Siamo solo noi in pista: 17 ragazzi e tre allenatori.....punto. Tutto per noi.
Partenza con lancio, un salto e 18 porte di gigante a 23-24 metri.
Il terreno è maledettamente lucido, sembra "Holiday on Ice".
Gli spazi giusti ti permettono di trovare pulizia, spinta e solidità.
Tutto deve essere fatto con molto "dosaggio" dei muscoli ed il corpo si deve muovere correttamente, con ordine. Le curve collegate ed il movimento continuo.
Riusciamo a fare in tre ore, sette prove di esercizi nel tracciato, un giro normale e tre prove a cronometro. All'inizio cinque giri di riscaldamento.
Ci inventiamo una gara a squadre di quattro elementi con somma di tempi, per stimolare un pò lo sprint e galvanizzare il gruppo creando interesse. Bravi il gruppo Red con Vitto, Siro, Mauri e Tata a sorpresa.
Bene!.... l'allenamento è finito ed anche il periodo estivo, con qualche difficoltà ma in generale proficuo.
Ci tocca caricare tutto e partire "a balla".
Purtroppo mentre all'andata abbiamo fatto il record di velocità (zero traffico), al ritorno è stato un calvario.....ma fà parte del mestiere.
Alla fine dei cinque giorni sono molto soddisfatto.
Riprende la scuola ed i ragazzi devono dargli dentro per portarsi avanti.
Ma in autunno dovremo dare continuità al lavoro fatto.
Au revoir a fine settembre.
Winch




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